La Scuola siciliana fu un movimento poetico fiorito in Sicilia, presso la corte di Federico II di Svevia, tra il 1230 e il 1266. Considerata la prima scuola poetica della letteratura italiana, segnò una svolta fondamentale nell'uso del volgare.
Contesto storico e culturale: La corte di Federico%20II%20di%20Svevia a Palermo rappresentava un centro di cultura vivace e cosmopolita, aperto alle influenze arabe, greche e latine. L'imperatore, uomo di grande ingegno e mecenate, promosse la nascita di una letteratura in volgare siciliano.
Caratteristiche principali:
Esponenti principali:
Importanza e influenza: La Scuola siciliana ebbe un'importanza cruciale per lo sviluppo della letteratura italiana. Pur con i suoi limiti (soprattutto la limitazione dei temi e l'artificialità dello stile), essa:
Decadenza: Con la morte di Federico II (1250) e la successiva sconfitta e morte di Manfredi (1266), la scuola siciliana perse il suo centro propulsore e si avviò verso il declino. Tuttavia, la sua eredità venne raccolta dai poeti toscani, che adattarono le forme e i temi siciliani alla loro lingua, dando vita al Dolce Stil Novo.